"Sempre più spesso sono consegnate a speculatori senza scrupoli le città che furono per secoli il modello d'Europa per l'armonioso innestarsi di ogni nuovo edificio sul robusto, mirabile tessuto antico, per una cultura urbana diffusa che vietava non alla mano, ma al cuore e all'anima di deturpare la bellezza. Monti, campagne, marine sono sempre meno il tesoro e il respiro di tutti i cittadini, sono anzi ormai la troppo facile riserva di caccia di chi cinicamente li devasta calpestando il bene comune per il proprio cieco profitto" (S. Settis, Paesaggio costituzione cemento, Einaudi, pag. 3).
Settis si riferisce all'Italia, ma questo paragrafo non illumina forse anche la realtà di tutta l'Europa, come pure quella ticinese?
In poche frasi quanti spunti per una necessaria riflessione: città; cultura urbana; cittadini; tesoro e respiro; cuore e anima; bene comune.
Per essere cittadino si deve possedere una cultura urbana; essa ci lega alla città/comunità d'appartenenza e grazie al cuore e all'anima ognuno si sente partecipe del bene comune: e lo si difende!