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24 ottobre 2021 7 24 /10 /ottobre /2021 22:08

Ripubblico l'intervista che feci all’arch. del paesaggio FSAP Heiner Rodel e che pubblicammo nell'opuscolo "Uno storico Parco per la nuova Mendrisio" che scrissi nel 2010 e che distribuimmo alla popolazione durante una manifestazione pomeridiana nel parco. Speriamo che i suoi auspici si avverino. Nel 2013 egli allestì un progetto di massima per la valorizzazione del Parco di Villa Argentina, bellissimo e attualissimo. 

Tiziano

 

PARCO DI VILLA ARGENTINA, UNO DEI PIÙ IMPORTANTI GIARDINI STORICI DEL CANTONE TICINO!

intervista all’arch. del paesaggio Heiner Rodel (Coordinatore della Sezione ticinese della Federazione Svizzera degli Architetti Paesaggisti - FSAP)

1. Nel 2009 la sezione ticinese della FSAP ha consegnato l’elenco dei giardini storici del Cantone Ticino: lavoro con­cluso o prima tappa per approfondire ulteriormente la co­noscenza di questi beni culturali e per meglio proteggerli ?

L’iniziativa di allestire un elenco ICOMOS/FSAP dei giardini storici nel Cantone Ticino rientra in un più vasto progetto nazionale. Fino ad oggi sono stati censiti - in circa 2266 Co­muni svizzeri - più di 29000 oggetti, compresi i 4649 rilevati nel Ticino. Un lavoro immenso, eseguito nel nostro Canto­ne in gran parte da volontari, colleghi del gruppo regiona­le della Federazione Svizzera Architetti Paesaggisti (FSAP).

Si tratta di un elenco dei giardini storici e servirà, in futu­ro, quale base per un inventario più approfondito degli oggetti più importanti e che rischiano di scomparire. L’or­ganizzazione ICOMOS Svizzera (International Council on Monuments and Sites) prevede la conclusione del progetto entro il 2012 e sta valutando vari scenari da intraprendere per allestire inventari scientificamente approfonditi, base per la tutela dei più importanti giardini storici, fra i quali sicuramente si annovera anche l’intero Parco della Villa Ar­gentina a Mendrisio.

2. Nella popolazione si nota sempre più amore per il pa­esaggio e volontà di difendere il territorio in cui vive; la classe politica è cosciente di quest’attaccamento o ha altre priorità?

Se si vogliono creare nuovi parchi e giardini pubblici nel tessuto urbano del Cantone bisogna partire dai parchi sopravvissuti delle vecchie ville. Il vero strumento per sal­vare queste oasi verdi ancora esistenti è costituito dai pia­ni regolatori comunali e dalle schede del Piano Direttore Cantonale; ciò vuol dire che le autorità hanno il compito di pianificare e salvaguardare.

La cosiddetta classe politica dovrà prendere coscienza del rinato amore della popolazione per la tutela del paesag­gio, con i suoi giardini e parchi. Volendo si può ancora fer­mare la distruzione di quanto è rimasto della città preau­tomobilistica e dare inizio ad un cambiamento culturale. Lo scontro tra interessi culturali condivisi e opportunità economiche effimere impedisce la presa di adeguate deci­sioni dettate da questa nuova sensibilità.

3. Nel corso della conferenza del 9 febbraio 2010 tenuta da lei e dalla sua collega Cerinotti–Ponzio a Mendrisio ha sottolineato il valore unico del parco di Villa Argenti­na: può riassumerlo brevemente?

Oltre alla testimonianza culturale della villa vi sono ele­menti del parco intimamente legati a questo edificio, come l’assialità, le delimitazioni, l’effetto scenografico e il suo rapporto con la campagna, l’intera estensione con i principali elementi rimasti quali: il contenuto botanico, i manufatti delle infrastrutture e degli arredi (muri di cinta, percorsi pedonali, la piccola grotta, il berceau col pergo­lato, la vasca in tufo, le inferriate) e l’infrastruttura tecnica (canalizzazione e condotte dell’acqua potabile) ecc.: tutti questi elementi sono importanti testimonianze di grande valore culturale, degne d’essere restaurate e conservate.

4. Quali suggerimenti può dare per ricostruire il Parco di Villa Argentina nella sua parte alta, vale a dire l’area comprendente la collina e il pianoro retrostante il muro col berceau?

Già nel 1881 l’area comprendente la collina, il pergolato, il berceau centrale (purtroppo oggi scomparsi), il muro di delimitazione e il pianoro retrostante, faceva parte in­tegrante del Parco. L’insieme costituito da questi elemen­ti esaltava l’assialità, l’aspetto scenografico del Parco e il contatto visivo ininterrotto con il bosco a monte.

Sono tutti elementi caratteristici dei giardini all’inglese, la cui moda fu tramandata durante tutta la seconda metà del XIX secolo. Il parco è da considerare un insieme di notevole valore culturale e ritengo importante un approfondimento della ricerca sulla sua storia in modo da poter trovare delle validi soluzioni ed escludendo così imperdonabili errori.

Il valore del Parco di Villa Argentina secondo l'arch. Heiner Rodel
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  • : Blog di parcodivillaargentina.over-blog.it
  • : salvaguardare il Parco di Villa Argentina (Mendrisio) come bene comune; riflettere sul territorio e sul paesaggio del Mendrisiotto e sulla qualità di vita dei suoi abitanti
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