Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
24 marzo 2013 7 24 /03 /marzo /2013 11:39

Per il Parco di Villa Argentina

Mendrisio conosce in questi anni un grande fermento edilizio che ha condotto alla demolizione di alcune ville, architettonicamente valide, testimonianza del tessuto ottocentesco del borgo, e alla cementificazione non altrettanto valida dei relativi parchi (penso in particolare a via Pasta). Ma anche ville moderne, come quella progettata dall'arch. Carloni a Rancate per la famiglia Gerosa, con il bellissimo parco annesso, sembrano destinate a scomparire.

Sembra che il furore edilizio di Lugano sia giunto fino a noi.

Il prof. Salvatore Settis descrive il medesimo processo, in corso anche in Italia, come frutto dello scontro di due visioni opposte di concepire il territorio: «le modificazioni irreversibili del paesaggio che sono sotto gli occhi di tutti evidenziano il drammatico contrasto fra due opposte concezioni dello spazio in cui viviamo. A un estremo, il territorio è visto come factum brutum, un fattore di per sé inerte, e pertanto interamente asservito ai meccanismi produttivi (…). All’altro, il territorio è visto come spazio culturale e sociale, teatro necessario della vita quotidiana (…)».  La prima visione conduce a un'urbanizzazione che  «tende ad annullare l’equilibrio città-campagna, anzi infrange o nega ogni codice storico-culturale dello spazio. (…) La distruzione dei codici di organizzazione dello spazio, delle loro valenze storiche, memoriali e simboliche in favore di un'indiscriminata cementificazione al solo servizio del 'dio mercato' comporta una drammatica perdita di significati». Il prof. Settis difende la seconda concezione e ci spinge a riappropriarci del territorio come spazio culturale e sociale, per fermare il degrado territoriale che è anche degrado civile, psichico e fisico (come ci ricordano anche la professoressa Vegetti Finzi o il premio Nobel per la medicina Lorenz).

A Mendrisio sorge un'area ancora in gran parte preservata, la Villa Argentina con il suo parco, suddiviso in zona pubblica e in zona privata. Nel tempo in cui fu costruita, la villa era sita nella periferia di Mendrisio, mentre oggi a seguito dell'espansione urbana è posta al suo centro. Questo comparto oltre a essere il cuore verde della città, racchiude in sé un valore culturale e paesaggistico unico ed è testimonianza di una fase storica dello sviluppo urbano di Mendrisio che va mantenuta. Un luogo al riparo dalle frenesie e nevrosi della quotidianità.

La sua valorizzazione deve avvenire con profondo rispetto dei luoghi e dopo aver compreso le sue «ragioni» storiche, culturali e paesaggistiche (come ci insegna l'architetto del paesaggio Paolo Pejrone), che legano la parte ornamentale del giardino a quella produttiva, come proposto nel 2009 dalla petizione «Un magnifico Parco per il Magnifico Borgo».

Per questi motivi il Parco di Villa Argentina deve essere salvato dalla cementificazione, secondo un progetto elaborato con intelligenza e amore, che unisca storicità e contemporaneità. Esso è parte del nostro patrimonio culturale e sociale, della nostra identità e può essere fonte di «una vita più ricca e lieta».  

Tiziano Fontana, candidato i Verdi (indipendente), n. 3 Municipio e n. 5 CC di Mendrisio 

Condividi post
Repost0

commenti

Presentazione

  • : Blog di parcodivillaargentina.over-blog.it
  • : salvaguardare il Parco di Villa Argentina (Mendrisio) come bene comune; riflettere sul territorio e sul paesaggio del Mendrisiotto e sulla qualità di vita dei suoi abitanti
  • Contatti